Il Coronavirus ha dato vita alla più grande prova di telelavoro mai fatto in Italia, con milioni di persone “costrette” a lavorare direttamente da casa
L’epidemia Covid-19 ha trasformato le nostre vite e il nostro modo di lavorare, aggiungendo all’attuale emergenza sanitaria la prospettiva di una crisi economica. Per milioni di italiani lavorare a distanza è diventata una realtà. Il timore di essere contagiati, purtroppo, resta altissimo e improvvisamente è diventato rischioso per chiunque (non solo per gli anziani) frequentare luoghi affollati, stringere la mano a un amico e persino abbracciare una persona cara.
La prima cosa da dire è che lo Smart Working (come pure il lavoro svolto presso l’azienda) è sottoposto a copertura Inail. Nel trasformare la propria casa in ufficio, gli smart worker devono seguire le indicazioni fornite dall’Istituto nazionale contro gli infortuni sul lavoro. Una volta sistemata la parte burocratica/legale, è tempo di passare all’attrezzatura necessaria per lavorare. L’acquisto di un PC, una scrivania o uno smartphone dipende poi dal budget che abbiamo a disposizione.
Ma cosa ci occorre per lavorare da remoto?
Dopo l’ottimizzazione degli spazi è necessario scegliere gli strumenti giusti per lavorare. Un computer è qualcosa di imprescindibile per un vero smart worker. Portatile o fisso, il PC selezionato non deve avere caratteristiche particolari, se non quella di disporre di un sistema operativo aggiornato alle ultime versioni.
Un portatile può fare comodo, soprattutto se dobbiamo spostarci: è importante scegliere un modello dotato di una buona batteria (per non essere obbligati a lavorare vicini a una presa), con un schermo che non sia troppo piccolo (dai 13 pollici in su) e con una webcam integrata. Da considerare poi anche il mouse, meglio se wireless (occhio alle batterie).
Un altro dispositivo indispensabile è lo smartphone. Perfetto per consultare gli appuntamenti in agenda, per rispondere alle email e chattare con il proprio team aziendale o per fare una video chiamata, il telefono intelligente può essere sfruttato anche come prezioso “hotspot”, per avere una connessione Internet quando non disponiamo di una rete internet domestica. Un altro gadget da non sottovalutare sono le cuffie con microfono. Molto importante è avere una fonte di ricarica alternativa tipo il power bank.
Quali sono i software fondamentali per lo Smart Working?
Per comunicare in modo efficace e sicuro abbiamo a disposizione numerose piattaforme che permettono l’organizzazione di una riunione Web in pochi istanti con un semplice link, questi sono: Skype, Team- Viewer, Google Hangout, Zoom, Slack, Appear e Go- ToMeeting. Per tenere condivisi e al sicuro i nostri documenti lavorativi che c’è di meglio un server cloud, infatti disporre di applicativi come il celebre pacchetto Office di Microsoft o il versatile Google Drive è fondamentale per ogni smart worker. Con Google Calendar e Gmail (o con servizi simili) poi possiamo gestire e programmare appunti, attività, scadenze e notifiche su qualsiasi dispositivo, oltre a ricevere e inviare le classiche email.
Ok, siamo arrivati alla fine di questo piccolo post dedicato al lavoro in modalità Smart Working.
Ti piacerebbe dirmi quali sono le tue esperienze a riguardo?
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